Erbe e Liquori, odori e sapori

Chiesa Santa Maria Maddalena di Camuzzago - Visita guidata nel Silenzio

 


ERBE E LIQUORI, ODORI E SAPORI

 

Herbis, non verbis fiunt medicamina vitae.

Herbis, non verbis curantur corporis artus.

Herbis, non verbis fiunt unguenta saluti.

Herbis, non verbis redeunt in corpora vires.

 

Con le erbe, non con le parole si fanno i medicamenti utili per la vita …

 


Giardino dei Semplici


Piante officinali:


Salvia (Salvia Officinalis latifolia)
Il nome deriva dalla parola latina "salus" e dal verbo "salvere" che significano “salute” e “stare bene, in riferimento alle proprietà medicamentose della pianta. Ha un’azione  antisettica, antinfiammatoria, cicatrizzante e deodorante. È sicuramente una delle piante aromatiche più utilizzate dalla cucina mediterranea, le sue foglie sono usate per insaporire pietanze di vario tipo.


Lavanda (Lavandula officinalis)
il nome deriva dal verbo latino “lavare”, forse perché nell’antichità si usava mettere i suoi fiori nell’acqua del bagno per profumare e detergere il corpo. Della Lavanda si utilizza principalmente l’olio essenziale molto apprezzato per la produzione di profumi, saponi e creme. Possiede proprietà rilassanti, cicatrizzanti, lenitive, antispastiche, decontratturanti ed astringenti. L’idrolato di lavanda, cioè il residuo della distillazione, è ottimo come tonico per il viso e come dopobarba. Con i fiori della lavanda si preparano anche cuscini dall’effetto rilassante e sacchettini da mettere nei cassetti e negli armadi per profumare e combattere le tarme.
Grazie al suo aroma, in cucina è adatta soprattutto nella preparazione di biscotti.


Rosmarino (Rosmarinus officinalis prostrato)
Il nome deriva dalle parole latine “ros” e “marinus” il cui significato è  “rugiada del mare” probabilmente perchè la pianta cresce spontanea nelle zone mediterranee vicino al mare. Si usa soprattutto il suo olio essenziale per preparare creme dermopurificanti e deodoranti. Ha un’azione tonica, coleretica, antiossidante e antisettica.
È una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina per insaporire carni, pesce e verdure. Viene utilizzato anche nella preparazione di liquori.


Erbe aromatiche:


Timo (Thymus vulgaris)
Il nome potrebbe derivare dal verbo greco “thyein” che significa “profumare”, in riferimento al profumo aromatico e pungente che emana la pianta, oppure dal verbo “thùo”, che rimanda all’immolazione e all’offerta in sacrificio, forse per l’usanza di bruciare la pianta durante i riti religiosi. Il timo era una pianta ben nota agli Egizi, i quali lo utilizzavano nell’imbalsamare i defunti.  Il suo olio essenziale ha proprietà antisettiche, antibatteriche e disinfettanti. Proprio per questa caratteristica, veniva usato insieme a lavanda, rosmarino e salvia per preparare il famoso aceto dei quattro ladroni, bevanda che si credeva avesse il potere di proteggere dal contagio della peste.
Il Timo è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina per insaporire carni, pesce, verdure, zuppe e minestre.


Alloro (Laurus nobilis)
Il nome latino “laurus” sembra derivare dal celtico “blaur” ovvero “sempreverde”, mentre il termine “nobilis” sembra derivi dalla fama di cui godeva in passato, infatti nell’antichità era un’erba dedicata al dio Apollo. Ancora oggi è diffusa un’usanza nata in epoca medievale: agli studenti che ottenevano la laurea veniva offerta una ghirlanda o corona di alloro ricca di bacche “bacca lauri”, da cui deriva l’attuale “baccalaureato”. Il termine latino “laureato” significa infatti “incoronato di alloro”. Nella tradizione popolare l’alloro veniva anche usato per rendere i capelli più belli e lisci. Ha inoltre proprietà digestive e balsamiche.


Basilico (Ocimum basilicum L.)
Il nome  “Basilico” deriva dalla parola “basileus” ovvero “re” e significa “pianta regale”.Nella tradizione popolare le foglie di Basilico venivano usate per stimolare la montata lattea e come rimedio afrodisiaco. L’olio essenziale di basilico mostra proprietà purificanti e antimicrobiche ed è efficace nell’allontanare gli insetti.
In cucina è usato come pianta aromatica in diverse ricette ed è utilizzato per preparare il pesto alla genovese, un condimento della tradizione Ligure che  si ottiene pestando in un mortaio: foglie di basilico, pinoli, aglio, sale, parmigiano e olio extra vergine d’oliva.

 

Verziere:
Cipolla, Aglio, Sedano, Peperone, Patata, Zucca, Verza, Melograno.

 

Frutti spontanei boschivi:

Uva, noci e nocciole


 

Liquoreria e Tisaneria


Tisana ai fiori di Sambuco e zucchero
contiene anche piantaggine, altea, menta timo, salvia, alchemilla, achillea,  pimpinella, malva, primula, veronica, marrubbio.


Infuso di Fiori, Frutta e Bacche
contiene fiori di ibisco, di rosa canina di malva e di fiordaliso, mirtilli, pezzi di mela, arilli di melograno, bacche di sambuco.


Tisana di Mellissa e Anice
contiene anche finocchio, camomilla, zenzero e cartamo.


Liquore alla crema di Nocciola
contiene nocciole, alcool, zucchero, latte, panna.


Grappa di vinacce di Pinot


Amaro del Monastero
Infuso a base di alcol, erbe, radici, semi e frutta
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra), Tarassaco (Taraxacum), China calisaia (Cinchona calisaya Weddell), Menta piperita (menta mentha piperita officinalis), Rabarbaro (Rheum rhabarbarum), Cedro (Citrus medica).


 

Essenze Odorose


Incenso (Boswellia serrata)
La resina dell’incenso viene bruciata durante i riti religiosi per favorire la meditazione e la preghiera.  Così come è detto nel Salmo 140, “La mia preghiera stia davanti a te come incenso, o Signore”, l’incenso che brucia sull’altare sembra elevare visibilmente l’anima alla preghiera.
È una resina oleo-gommosa usata anche per preparazioni cosmetiche dall’azione tonificante e anti-age. Ha proprietà lenitive e antireumatiche.


Mirra (Commiphora myrrha)
Nella Bibbia la mirra è citata, insieme all’incenso e all’oro,  tra i doni che i Magi portano a  Gesù bambino.  Nel Vangelo di Marco è detto che venne mescolata al vino offerto a Gesù prima che fosse crocefisso.
È una gommoresina caratterizzata da un odore speziato e balsamico, un sapore aspro e amaro e dal colore giallo-arancio. È lenitiva e cicatrizzante. È molto usata come profumo. In aromaterapia l’olio essenziale di Mirra viene utilizzato come riequilibrante dell’umore.


 

« Se le particolari esigenze del luogo o la povertà costringono i fratelli a raccogliere personalmente i frutti della terra, non si rattristino. Allora sono veri monaci, quando vivono del lavoro delle loro mani ».

San Benedetto da Norcia, Regola (48,7-8)



Inaugurazione:

  • Chiesa S. Maria Maddalena – Camuzzago | 15 ottobre, ore 16.30


Altre visite con prenotazione:

  • Chiesa S. Maria Maddalena – Camuzzago | una volta al mese



 


Per informazioni sul calendario ed iscrizioni alle visite guidate realizzate al buio o nel silenzio: tel. 0396020270