Un viaggio nelle profondità dell'anima umana e delle sue intime contraddizioni che solleva interrogativi universali sulla natura del bene e del male, sulla libertà e sulla fede.
Al centro della storia vi è Dimitri, il maggiore dei fratelli Karamazov, un giovane violento e passionale, in conflitto con il padre Fedor, un uomo dissoluto e incapace d’amare. Entrambi sono innamorati della stessa donna, Grusenka, una bellissima usuraia, il cui fascino alimenta il già profondo abisso tra padre e figlio.
Quando Fedor viene trovato morto, Dimitri è accusato dell’omicidio. Ma è Ivan, il fratello intellettuale e nichilista, a scoprire che il vero assassino è Smerdjakov, il figlio illegittimo del padre, che ha agito sotto l’influenza delle teorie di Ivan. Il senso di colpa travolge Ivan, trascinandolo in una spirale di angoscia e allucinazioni, mentre il più giovane dei fratelli, Alësa, osserva impotente, cercando di mantenere la propria fede in un mondo in cui sembra non esserci speranza.
Attraverso il tormento interiore di questi personaggi, lo spettacolo affronta le grandi domande dell’esistenza: Dio esiste? Qual è il senso della sofferenza umana? La bellezza può davvero salvare il mondo? La libertà è un dono o una condanna? In un contesto di violenza, passione e lotta interiore, la fede stessa vacilla, mentre i Karamazov incarnano i dilemmi e le paure più profonde dell’essere umano.
con
ELENA BENEDETTA MANGOLA
SALVATORE AURICCHIO
DIEGO GOTTI
regia di
GIOVANNI MOLERI
Tecnica utilizzata
Teatro d'attore
Esigenze tecniche
Tempo allestimento 6 ora
Spazio scenico 8m x 8m
Presa di Corrente 380a e 220a
Potenza 10 Kw.
Durata 60 minuti circa
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