La notte di Natale del 1914, nelle trincee del fronte occidentale, tra Francia e Belgio, dove inglesi, francesi e belgi contrastavano l’avanzata tedesca, ci fu una tregua: i soldati di entrambi gli schieramenti uscirono allo scoperto, si abbracciarono, si scambiarono doni, cantarono insieme inni natalizi e giocarono insieme una partita di calcio nella terra di nessuno.
Tale tregua non fu ordinata dai comandi supremi, che anzi fecero di tutto per condannarla e per nascondere l'accaduto e cancellarne ogni traccia o memoria, si trattò di un’eccezionale circostanza dettata dalla spontaneità di un sentimento di fratellanza universale sorto nel cuore dei soldati che combattevano nelle trincee opposte, un sentimento di pace più forte persino del rombo dei cannoni e della paura delle raffiche nemiche.
Solo recentemente sono emerse dagli archivi militari di tutta Europa, lettere, diari e persino fotografie che sanciscono inequivocabilmente che la tregua avvenne realmente e che, prima che gli alti comandi potessero intervenire interrompendola, i soldati fecero un patto solenne: nel caso di ripresa dei combattimenti nessuno avrebbe mirato ad altezza uomo, ma reso inoffensive le munizioni “sparando alle stelle in cielo”.
con
SALVATORE AURICCHIO
regia di
GIOVANNI MOLERI
Tecnica utilizzata
Teatro d'attore e narrazione
Esigenze tecniche
Tempo allestimento 2 ore
Spazio scenico 6m x 6m
Presa di Corrente 380a e 220a
Potenza 10 Kw.
Durata 60 minuti circa
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