Lo spettacolo vuole far conoscere al pubblico una delle storie più sorprendenti della Prima Guerra Mondiale, offrendo una riflessione sulla capacità dell’essere umano di ritrovare la propria umanità anche nei momenti più bui.
Nella notte di Natale del 1914, nelle trincee fangose del fronte occidentale, accadde qualcosa di straordinario: i soldati inglesi, francesi e belgi, che da mesi si contrapponevano ai tedeschi in una guerra senza tregua, decisero di deporre le armi. Spontaneamente, senza ordini dall’alto, uscirono allo scoperto, si abbracciarono, si scambiarono piccoli doni, cantarono insieme canti natalizi e perfino giocarono una partita di calcio nella terra di nessuno.
Questo atto di fratellanza universale, noto come "La Tregua di Natale", fu un momento di pace che scavalcò le logiche della guerra e le imposizioni degli alti comandi, che fecero di tutto per nascondere e condannare l'accaduto. Ma le lettere, i diari e le fotografie emerse dagli archivi raccontano una verità inconfutabile: anche nel mezzo della guerra più sanguinosa, il desiderio di pace e umanità poteva prevalere sul rombo dei cannoni.
Lo spettacolo ricrea quell’eccezionale circostanza, in cui la spontaneità del cuore umano superò le divisioni e le rivalità. "La Tregua di Natale" è una narrazione toccante e universale di speranza e di riconciliazione, che invita a riflettere sul potere della pace anche nei contesti più disperati.
con
SALVATORE AURICCHIO
regia di
GIOVANNI MOLERI
Tecnica utilizzata
Teatro d'attore e narrazione
Esigenze tecniche
Tempo allestimento 2 ore
Spazio scenico 6m x 6m
Presa di Corrente 380a e 220a
Potenza 10 Kw.
Durata 60 minuti circa
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